Logo Fondazione Coopsette
Archivio Archivio storico di Coopsette Cooperativa muratori di Castelnovo di Sotto (CM)
Cooperativa muratori di Castelnovo di Sotto (CM)

poi in Cooperativa costruzioni elementi prefabbricati e Cooperativa muratori (COCEP e CM)

Profilo storico

La Cooperativa muratori Il Progresso (per tutti comunemente Cooperativa muratori) viene costituita nel novembre del 1936, ultimo anello di una catena di cooperative nate, cessate e ricostituite: la Cooperativa Muratori di Castelnovo di Sotto (1903-1915), la Cooperativa edilizia fra muratori, cementisti e manovali (1920-1921), la Cooperativa La Vittoria fra i muratori di Castelnovo di Sotto (1922-1936).
Primo presidente è Paolo Ferrarini, cui succedeCleante Cornetti, ultimo sindaco socialista del Comune. I 22 soci, tutti muratori, hanno facoltà di lavorare anche in proprio, poiché la cooperativa non è in grado di garantire loro il salario.
La cooperativa lavora all’aeroporto, all’ospedale di Reggio e per la bonifica Bentivoglio.

Dopo la Liberazione viene eletto presidente Camillo Bertolotti e fanno il loro ingresso 40 nuovi soci, in gran parte giovani.
La cooperativa lavora comunque alla ricostruzione delle Officine Reggiane e a un lotto di fognatura a Reggio, intervento per il quale viene acquistata la prima betoniera a tamburo, dopo un acceso dibattito tra i soci, alcuni dei quali sono contrari perché temono una diminuzione di ore di lavoro.

Nel 1947 viene eletto presidente il ventottenne Nardo Foielli che ha appena finito di frequentare la scuola per capicantiere organizzata dall’ANPI di Reggio Emilia.
Foielli decide per la sopravvivenza della cooperativa di allargare il mercato e cercare lavoro fuori provincia, pur sapendo di mettere in questi modo a dura prova la base sociale e le capacità strutturali della cooperativa. Quest’ultima deve così affrontare un periodo difficile, ma lo supera, grazie anche allo spirito di corpo dei soci che per quattro mesi rimangono senza salario.

È un momento di svolta, in cui si si opta da un lato per una progressiva meccanizzazione dell’impresa, dall’altro per il pernottamento fuori casa di quanti sono impegnati in cantieri oltre i confini provinciali. A Fidenza, dove è in costruzione un fabbricato per le FS, ci si arrangia riadattando a dormitorio una vecchia bottega da falegname in disuso e usando brandine in legno regalate dall’amministrazione comunale di Castelnovo.

La cooperativa inizialmente non ha sede e convive con la Cooperativa braccianti all’ultimo piano del palazzo del Cinema Ausonia di Castelnovo. Nel 1950 viene acquistato dal Comune un terreno di circa 1000 mq. Per finanziare la spesa i soci accettano di rinunciare a 7 anni di indennità di liquidazione e di prestare gratuitamente la propria opera. Il risultato è la costruzione di un capannone per deposito attrezzature di 200 mq circa, con annesso un locale adibito ad ufficio.

Nel 1953 la base sociale sale a 90 unità, sempre con molti giovani, cui viene rivolta una intensa politica di formazione professionale. Molti sono inviati alla scuola per capi cantiere di Reggio Emilia; altri, soprattutto durante l’inverno, si formano nella scuola per l'insegnamento edile e affine, organizzata in "Rocca", cioè nell'attuale sede del Municipio, dall'Amministrazione comunale di Castelnovo e dalla cooperativa, che misero a disposizione come professori tra gli altri, rispettivamente, il tecnico comunale, il geom. Iarba Boni, e soci "anziani" come Fritz Crotti.

La cooperativa intanto si indirizza sul mercato milanese. Affiancata dal Consorzio delle cooperative di produzione e lavoro (CCPL) ottiene come primo cantiere, in località Omero di Porta Romana, la costruzione di 52 appartamenti dell'Istituto autonomo case popolari (IACP).
Nonostante l’handicap delle spese di trasporto e di pernottamento per seguire questi lavori, la cooperativa sviluppa proprio in questa fase una forte politica di solidarietà sociale, con la creazione di una mutua interna (ad integrazione di quella prevista dalla legge), di un fondo pensioni e la donazione di un loculo cimiteriale in caso di morte.

Il 30 aprile 1960, in particolare per la nuova organizzazione del lavoro in agricoltura che obbliga molti giovani mezzadri a cercare nuovi sbocchi professionali, la cooperativa, avendo tra i suoi scopi statutari, quello di creare posti di lavoro, decide di dar vita ad una nuova impresa, la Cooperativa costruzione elementi prefabbricati (COCEP).
All’inizio la presidenza delle due imprese viene retta dallo stesso Foielli che in seguito resta presidente della COCEP, mentre alla Cooperativa muratori gli succedono Riccardo Speroni e, poco dopo, Mario Bellini.

Il 5 luglio 1973 la cooperativa si fonde per incorporazione nella COCEP e nasce così la Cooperativa costruzioni elementi prefabbricati e Cooperativa muratori (COCEP e CM).  

L’Archivio storico
(vedi scheda sull'intervento di riordino)
La documentazione riordinata finora comprende in maniera non proprio completa (si individuano lacune nelle sequenze cronologiche delle serie) la documentazione riferibile alle Scritture societarie e all'Attività amministrativa.
   Scritture societarie
     1. Documenti costitutivi e statutari (1936-1973), 1 unità
     2. Soci e Assemblea dei soci (1951-1973), 2 unità
     3. Consiglio di amministrazione (1951-1973), 6 unità
     4. Collegio sindacale (1943-1973), 3 unità
   Amministrazione
     1. Inventario (1955-1973), 3 unità
     2. Cespiti ammortizzabili (1956-1970), 3 unità
     3. Compensi a terzi (1957-1973), 1 unità


Fondazione Coopsette Via Curiel 12 - 42040 Campegine (RE)
Tel. 0522/961111 - info@fondazionecoopsette.it


© 2011 Fondazione Coopsette - Powered by Matrix Media Srl