Logo Fondazione Coopsette
Archivio Archivio storico di Coopsette Società cooperativa Coperfer di Sant'Ilario d'Enza
Società cooperativa Coperfer di Sant'Ilario d'Enza


Profilo storico

La Società cooperativa Coperfer nasce il 18 novembre 1961 per volontà della Cooperativa muratori e manovali di Sant’Ilario d’Enza [vedi profilo], con 30 soci - tutti della Cooperativa muratori - e primo presidente Giacomo Gandolfi.  

La motivazione sociale dei fondatori si salda con quella dell’Amministrazione comunale nell’obiettivo di creare posti di lavoro per i giovani della zona attraverso nuovi percorsi industriali.
Il Comune, che ha come sindaco Lelio Poletti dipendente della Cooperativa muratori, intende urbanizzare un piccolo podere per farne una zona artigianale che diventerà il Villaggio Bellarosa, nei pressi di Calerno.
Nasce così l’idea di costituire una cooperativa che si occupi di carpenteria metallica.  

Nel gennaio del 1962 la Coperfer inizia l’attività con 5 dipendenti, nella sede della Cooperativa Muratori.
Nel 1963 si trasferisce nella nuova sede al Villaggio Bellarosa e i dipendenti salgono a 49.
Alla produzione di travi metalliche per capannoni avicoli si affiancano quella di carpenteria per l’edilizia, serrande basculanti e porte per cantine.  

Agli inizi del 1964 arriva una prima crisi per l’esaurirsi del boom economico.
La Coperfer cerca di allargarsi con nuove produzioni. Sebbene i risultati economici siano modesti, la Cooperativa muratori è in grado di far fronte ai necessari investimenti.  

Nel 1967 arriva un altro momento difficile, per la mancanza di lavoro. Presidente diventa Remo Rosi e contemporaneamente, per la prima volta, si è costretti a una diminuzione d’organico: parte dei lavoratori rientra in Cooperativa muratori, parte va in altre aziende della zona.  
Nuovamente su suggerimento del sindaco Poletti si procede allora all’acquisto di un’azienda milanese, la Metallufficio, avviando così la produzione di arredi per ufficio.
Entrano per questo in Coperfer lavoratori e tecnici specializzati provenienti dalla ditta Salamini di Parma. Nemmeno un anno dopo però, molti di loro vengono licenziati perché intenzionati a mettersi in proprio.  

Nel 1970 la Metallufficio partecipa per la prima volta alla Fiera di settore a Milano; esperienza che fa emergere la necessità di diventare più competitivi.
Si comincia a valutare l’opportunità di unificarsi, in particolare con cooperative quali la COM di San Giovanni in Persiceto e la COM di Trezzano sul Naviglio; ipotesi che verranno poi superate dalla fusione in Coopsette.  

Alla fine del 1972 viene eletto presidente Ottavio Casamatti.
Nel frattempo si afferma il settore degli infissi in alluminio e viene abbandonato definitivamente quello della carpenteria metallica.
La Coperfer prosegue così con due linee diversificate, arredi e infissi, condizione che rappresenta un vantaggio competitivo qualora una di esse, come gli arredi dopo la crisi petrolifera del 1973, si trovi in difficoltà.  

L’Archivio storico (vedi scheda sull'intervento di riordino)
La documentazione riordinata finora si sviluppa lungo il filone completo delle scritture societarie, con annessa una piccola parte amministrativa legata ai compensi alle persone fisiche, registrazioni di magazzino e cespiti.  
   1. Assemblea dei soci (1961-1976), 2 unità
   2. Consiglio di amministrazione (1961-1976), 3 unità
   3. Collegio sindacale (1962-1976), 2 unità
   4. Amministrazione (1962-1976), 4 unità


Fondazione Coopsette Via Curiel 12 - 42040 Campegine (RE)
Tel. 0522/961111 - info@fondazionecoopsette.it


© 2011 Fondazione Coopsette - Powered by Matrix Media Srl