La Cooperativa edile industriale mantovana di Mantova (CEIM) nasce nel 1977 dall’unificazione di quattro cooperative: la Cooperativa L’Italica di San Benedetto Po, la Cooperativa edile gonzaghese, la Cooperativa muratori suzzarese e la Cooperativa muratori di Marsiletti di Goito.  

La maggiore è la Cooperativa L’Italica che viene costituita nel 1928 sulle ceneri della Cooperativa La Costruzione.  
Nel 1967 incorpora la Cooperativa Terrazzieri di San Benedetto Po.
Nel 1968, complice la modifica allo statuto sociale che consente di associarsi anche ai tecnici e non solo ai muratori, tocca il numero massimo di soci, 110.
Sempre nella seconda metà degli anni ’60 acquisisce l’area industriale a San Benedetto Po, dove ancora oggi si trova lo stabilimento di Coopsette per la realizzazione di pannelli prefabbricati.  

La Cooperativa muratori suzzarese nasce subito dopo la guerra ed è una piccola realtà locale che al momento dell’unificazione conta 11 soci e 11 ausiliari.  
La Cooperativa edile gonzaghese nasce nel 1962 da un gruppo di muratori e nel 1977 conta 46 soci e 40 ausiliari.
Come L’Italica, lavora anche in altre province, Milano, Brescia, Piacenza, Cremona (qui la Gonzaghese ha pure una sezione soci) e sviluppa una struttura tecnico amministrativa qualificata. È la prima delle quattro cooperative ad assumere un laureato, Paolo Falceri, che poi diviene primo presidente della CEIM.  

La Cooperativa muratori di Marsiletti, infine, nasce nel 1967 e al momento dell’unificazione conta 32 soci e 6 ausiliari.  

L’unificazione in CEIM avviene per un processo politico-imprenditoriale favorito dalla Federcoop mantovana, non dissimile da quello che porta contemporaneamente alla nascita di Coopsette.
Il progetto prevede la costituzione di una sola grande cooperativa di produzione lavoro – la maggiore in Lombardia - che raccolga tutte le cooperative presenti sul territorio della Bassa Mantovana (inizialmente è infatti previsto che entrino anche le cooperative di Quistello e Sermide che poi però non aderiscono).  

Negli anni ’80, puntando ad appoggiarsi alle strutture del movimento cooperativo per crescere e rafforzarsi, e scontrandosi invece con alcune decisioni del movimento cooperativo lombardo che sicuramente non le giovano, la CEIM, sotto la presidenza di Claudio Lodi, individua nella fusione con Coopsette la strategia per espandere i volumi di affari e consolidare una politica di radicamento sociale nella realtà di Mantova.